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Dialetto di Rocca Imperiale (CS)
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  Fonetica >>> Vocali atone

| Trascrizione fonetica | Vocalismo tonico | Vocali atone | Accidenti generali | Consonantismo |

Vocali finali
Abbiamo detto che come comportamento generale esse sono semi-mute e si confondono in un medesimo impercettibile suono, di cui si intuisce la qualità solo dall’articolo. Non valgono, quindi, neanche per il genere, a meno che la posizione sintattica non ne richieda la pronunzia, come vedremo. Esempio: ECCUM ILLE, quand’è pronome è invariabile e suona "quill’"; ma quando è aggettivo diviene "quillu" e "quilla" (quillu kan’ = quel cane; quilla casa = quella casa).

Postoniche
(postonica è la sillaba che segue quella accentata)
L’ellissi della semi-protonica è avvenuta tra R e M , R e D, L e M, L e D, L e P, S (X) e T (D), oltre che in FRIGDU "fridd’" (fredddo), dove si ha assimilazione di G in "d". Negli esiti in EBULU si ha affievolimento della "u". L’atona "ă" del latino volgare è sparita nella solita indeterminata semi-muta: "sabb’t’" (sabato) "Stef’n’" (Stefano); è divenuta "i" attenuata negli esiti in ACU: MONACU "monik’" (monaco), STOMACU "stommik’". Così pure E ed I arrivano quasi alla sparizione completa: PULICE "puĺ’č" (pulce), DUODECIM "dud’č’" (dodici), FRAXINU "frass’n’" (frassino). Nella IN si ha sincope e aferesi insieme: (IN)SITU "nsit’" (innesto). Io, mio, tuo, suo, hanno cambiato la "o" in "j" : "ji", "jii" (io, rafforzato), "mij", "tuj", "suj".

Protoniche
(protonica è la sillaba che precede quella accentata)
Alle latine EI corrisponde "i" , come in italiano: SECURU "sicur’" (sicuro), SETACIUM "sitačč’" (buratto), VIRTUTE "virtut’" (virtù), MEMORIA "mimorij’" . Mantiene "e" MELIORE "meĝĝj’", per differenziazione dal plurale "miĝĝj’". La E diviene semi-muta, tendente verso la "i", dopo R, L, N, se protonica atona: CEREBELLU "cir’vill’" (cervello), ma VERECUNDIA fa "vrigoñ" e "brigoñ" (vergogna). Da O abbiamo "u": VOLARE "vuĺà" (volare), OBEDIRE "‘gubb’dì" (ubbidire). La U resta "u": SUBTILE "suttiĺ’" (sottile), RUMORE "rumor’" (rumore). La AU passa in "a", come già nel latino volgare: AUGUSTU "agust’" (agosto).

 

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